Posso mangiare il tartufo in gravidanza? Ecco come farlo senza rischi

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Anche con il tartufo può porsi il problema della toxoplasmosi in gravidanza. Con le giuste accortezze, però, si può consumare in modo sicuro

 

Tartufo in gravidanza: sì o no? Sono tanti gli interrogativi che accompagnano le future mamme in un momento magico come questo, a cominciare da quelli sul cibo. Cosa si può consumare e cosa no? Cosa fa bene e cosa è controindicato? 

Magari tra chi ci legge troveremo donne in dolce attesa che si fanno proprio questa domanda, ma a proposito del tartufo. Insomma: si può mangiare il tartufo in gravidanza? È necessario lavarlo come faccio con frutta e verdura? Oppure va evitato per nove mesi? 

 

Spiegazioni poco chiare e dubbi relativi alla toxoplasmosi possono portare a vivere con stress un momento della vita che dovrebbe essere caratterizzato dalla gioia: è per questo che vogliamo fare finalmente chiarezza e spiegarvi che sì, si può mangiare il tartufo in gravidanza, ma seguendo le giuste regole per evitare rischi!

 

Si può mangiare il tartufo in gravidanza? Sì, ma con qualche accortezza

 

La toxoplasmosi è una malattia solitamente innocua che però, se contratta in gravidanza, può rivelarsi pericolosa per il nascituro. Per questo motivo, le future mamme vengono normalmente messe in guardia su come comportarsi a tavola.

 

Dato che il parassita responsabile di questa malattia, il Toxoplasma Gondii, si trova nella frutta o nella verdura a contatto con la terra o nella carne cruda, si consiglia dunque di lavare accuratamente frutta e verdura, magari ricorrendo anche a prodotti specifici, e di consumare la carne solo dopo averla cotta bene. La cottura, infatti, uccide il parassita, rendendo la carne sicura. Ma come si fa con il tartufo in gravidanza

 

L’unico tartufo a sopportare una vera cottura, infatti, è il Nero Pregiato. Mentre i tartufi Uncinato, Brumale e Scorzone estivo possono essere scaldati, ma non cotti, i tartufi bianchi, come il Bianco Pregiato e il Marzuolo, vanno invece consumati rigorosamente a crudo, per non perdere il loro sapore. 

 

Trattandosi comunque di un prodotto della terra, quindi, è consigliabile mangiare il tartufo fresco in gravidanza solo dopo averlo pulito alla perfezione, per eliminare ogni residuo di terra e di Toxoplasma Gondii, o in ristoranti di fiducia. 

Si può inoltre mangiare il tartufo in gravidanza, senza rischi per il feto, anche congelandolo per almeno 24 ore prima di usarlo: le basse temperature, infatti, uccidono il parassita, rendendo il tartufo un alimento sicuro.

 

Ma esistono anche altri modi per gustare il tartufo in gravidanza in tutta sicurezza: scopriamoli insieme!

 

Tartufo in gravidanza: ecco come mangiarlo in modo sicuro

 

Le mamme in dolce attesa possono tirare un sospiro di sollievo: non c’è bisogno di rinunciare al tartufo per nove lunghi mesi! Una delle soluzioni per mangiare il tartufo in gravidanza senza rischi, come dicevamo, è quella di optare per il tartufo cotto.

 

Questo significa scegliere, almeno in gravidanza, il Tartufo Nero Pregiato, l’unico che può essere cotto senza perdere il suo sapore. Portandolo a una temperatura di almeno 60°, come per la carne, si uccide il parassita che causa la toxoplasmosi ed è possibile consumare un piatto a base di tartufo senza rischi. Naturalmente, tale procedimento è consigliato solo nel caso del Nero Pregiato: un tartufo bianco, invece, non va mai cotto o perderà tutte le sue preziose caratteristiche e il suo gusto unico.

 

L’alternativa è scegliere il tartufo nelle sue altre forme: vale a dire sotto forma di prodotti conservati oppure essiccato.

 

I prodotti conservati, infatti, non presentano alcun rischio per le gestanti perché vengono sottoposti a processi di pastorizzazione e sterilizzazione che uccidono il Toxoplasma Gondii. Salse, creme e paté sono quindi una valida alternativa per chi non vuole rinunciare al gusto del tartufo nemmeno in gravidanza. Lo stesso vale anche per il tartufo essiccato o disidratato.

 

Ricapitolando, si può mangiare il tartufo in gravidanza se:

 

  • Si pulisce molto bene;
  • Si cuoce a una temperatura di almeno 60° (questo vale solo per il Nero Pregiato);
  • Si congela per almeno 24 ore prima dell’uso;
  • Si scelgono prodotti conservati oppure il tartufo essiccato/disidratato.

 

Tartufo in gravidanza: sì ai prodotti conservati

 

I prodotti Trivelli Tartufi offrono una vasta scelta per le future mamme che non vogliono rinunciare al gusto del tartufo in gravidanza: dalle squisite Fettuccine con Tartufo, ricche di sapore, alle salse e ai paté che trovate sul nostro shop online. 

 

Salsa Tartufata, Paté di asparagi e Tartufo Estivo, Sugo di Pomodoro e Tartufo Nero Pregiato sono solo alcune delle proposte per mangiare il tartufo in gravidanza in sicurezza e per regalarsi tutto il gusto di questi straordinari frutti della terra in ogni momento, anche quando il tartufo che vorreste tanto gustare non è ancora di stagione.

 

E quindi, in attesa di un lieto evento, perché privarsi di un alimento sofisticato, delizioso e sano come il tartufo, anche in gravidanza? Basta seguire le avvertenze e i consigli che vi abbiamo appena dato, e anche le mamme più gourmet potranno concedersi un momento di relax all’insegna del gusto. Piatti di tagliolini al tartufo, pizze arricchite con il tartufo o squisiti dolci al tartufo sapranno far loro compagnia durante i nove mesi rendendo l’attesa senz’altro più piacevole a tavola.

 

In gravidanza, infatti, è normale avere delle “voglie”, non sempre soddisfabili; con i prodotti Trivelli Tartufi, invece, la “voglia di tartufo” si può soddisfare senza preoccupazioni, in attesa di altri, ancora più lieti, eventi. 

 

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